Il primo ponte stradale di Pieris, di legno, venne completato nel 1872, poco lontano dal punto dove da secoli un traghetto permetteva di attraversare il fiume. Poco più a monte, nel 1894, venne portato a termine il primo ponte ferroviario della linea Trieste-Venezia. A seguito dell’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio 1915, i ponti furono fatti saltare dagli austriaci. Una passerella fu realizzata a ridosso del ponte stradale, altre furono realizzare lungo il corso del fiume. I ponti di Pieris vennero risistemati dal Genio militare italiano, per essere poi di nuovo danneggiati, questa volta dallo stesso esercito italiano al momento della rotta di Caporetto. Gli Austriaci provvidero ad riattarli nel corso del 1918. Dopo la guerra il nuovo ponte stradale in muratura, non più in legno, venne solennemente inaugurato dal Duca d’Aosta nel 1933.
La famiglia Settimini era originaria di Venezia ed aveva diversi interessi e proprietà nel Territorio; nel XVII secolo dispongo di una abitazione padronale a Pieris, che nel corso del Settecente viene già menzionata nei documenti come un vero e proprio palazzo, con un corpo centrale, le barchesse laterali, un cortile per le attività agricole ed giardino ornamentale. A partire dalla fine del XIX secolo la proprietà passò più volte di mano, subì un grave incendio, finchè non venne acquistato dal Comune di Pieris e San Canciano, divenendo sede comunale. Oggetto di un recente restauro, ospita la Biblioteca comunale.