Dobbia

Il piccolo abitato di Dobbia (il toponimo alto-slavo significa probabilmente “querceto”), pur avendo radici molto antiche, inizia a comparire nei documenti nel XVI secolo. Un tempo proprietà dei nobili de Tommasi, poi dei Colloredo e dei Susanna, il borgo era circondato da una muraglia, tanto che nella parlata locale si diceva un tempo e si dice tuttora che si va o si sta “in” Dobbia. Le case coloniche, alcune delle quali si possono ancora riconoscere, raccontano la fatica del lavoro nei campi che per secoli ha segnato queste terre.

Al centro del borgo si trova la piccola chiesa seicentesca dedicata a San Carlo Borromeo, gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale e poi restaurata, che porta ancora lo stemma dei Conti Susanna. Rinomati i vini qui prodotti: nel 1862 alla mostra internazionale di Londra venne premiato il picolit prodotto tra Dobbia e Staranzano.