Foto di Gianpiero Decorti
Si tratta di uno dei brevi fiumi che caratterizzavano il litorale tra le foci del Timavo e dell’Isonzo. Raccoglieva diverse acque di risorgiva tra San Canzian d’Isonzo e Staranzano per poi confluire nello Sdobba. Alla fine del XIX secolo, a seguito di una serie di interventi, ha spostato la sua foce nella Quarantia.
I tanti interventi di regolazione delle acque connessi con la bonifica lo hanno fatto quasi del tutto sparire: oggi le sue acque confluiscono nel Canale principale della bonifica dando il suo nome all’area stessa (Comprensorio del Brancolo).