Foto di Rossella Boscarol
Fu realizzata nel 1935 come scolmatore delle acque dell’Isonzo: in caso che la portata del fiume, caratterizzata da improvvise e potenti piene (dette “montane”), fosse stata eccessiva minacciando così le terre appena bonificate, questa opera avrebbe permesso uno scarico delle acque in eccesso nel canale della Quarantia.
Il pericolo che questa operazione avrebbe potuto far arrivare eccessivi detriti in direzione del porto di Monfalcone fece sì che l’opera non venisse utilizzata per questo scopo, ma rimase quale diga di divisione tra lo Sdobba e la Quarantia.