Aquileia

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Situata, tra i fiumi Isonzo e Aussa, a circa 10 chilometri da Grado, Aquileia deve alla sua posizione strategica, tra il porto e l’entroterra,  la sua fama in età romana.

Definita “la seconda Roma”, venne fondata nel 181 a.C  per difendere i confini e tentare l’espansione verso il Danubio, divenendo ben presto una delle città più grandi, più ricche e importanti dell’Impero Romano grazie anche al prospero commercio che qui vi arrivava e partiva per mezzo di una funzionale e capillare rete stradale e del porto fluviale. Raggiunto il suo apice tra il I  e il IV secolo, con una popolazione stabile di circa 50.000 abitanti, a causa della distruzione attilana della metà del V secolo d.C. subì un collasso economico e sociale che perdurerà sino all’epoca medievale. Aquileia rimarrà comunque un importante centro politico e culturale anche durante le invasioni degli Ungari (X sec. d.C.), nonostante rappresentasse una zona complessa dell’Impero, a causa dell’incontro delle civiltà latina, germanica e slava. La diffusione del Cristianesimo ad Aquileia, che una tradizione leggendaria fa risalire addirittura all’evangelista Marco, è evidentissima nella realizzazione del primo complesso basilicale dopo il 313 d.C.  da parte del vescovo Teodoro.

Dal VI sec. i presuli si qualificarono come patriarchi con supremazia su altre sedi vescovili e dal 1077 ebbero dall’Imperatore germanico il potere temporale sul Friuli con le prerogative ducali. Il potere temporale dei patriarchi di Aquileia proseguì fino alla conquista veneziana del Friuli nel 1420. Per una sede ecclesiastica di così grande prestigio vennero costruite diverse chiese. Il Patriarcato di Aquileia, soppresso nel 1751, fu una delle entità religiose ed al contempo politiche più importanti del Medioevo, per certi versi equiparabile a Roma, e la sua Basilica divenne inevitabilmente il punto di riferimento politico e spirituale per molte genti, non soltanto della penisola italica. Nel Medioevo la città si sviluppò attorno alla Basilica dei Patriarchi, il capolavoro romanico che ha reso celebre Aquileia insieme agli antichissimi resti dell’età romana.

L’attuale area archeologica, dal 1998 considerata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è di eccezionale importanza e consente di ammirare i resti del foro romano, del sepolcreto, di pavimenti in mosaico e fondazioni di case, di statue, dei mercati, di mura, del porto fluviale e della Via Sacra, con i possenti blocchi delle banchine di attracco, di un grande mausoleo e di molto altro.